Cos’è il wabi-sabi giapponese?

Il Wabi Sabi è un modo di vedere il mondo sviluppatosi intrinsecamente all’interno della cultura giapponese: esso è, in parole povere, l’atto di accogliere e accettare l’imperfezione che accompagna la vita.

In altre parole, è l’atto di apprezzare le cose datate, gli oggetti rotti e decrepiti, senza curarsi di questa apparente imperfezione ma sublimandosi della nuova sfaccettatura che acquisisce un oggetto degradatosi nel tempo. 

Il wabi sabi è un concetto che sfida il materialismo e il vuoto presente nella nuova generazione

Questo concetto sembra, da un certo punto di vista, sfidare l’assenza di valori e di profondità della nuova generazione.

Amare e rispettare ciò che è vecchio e brutto in un mondo dove la ricerca della bellezza è ossessione, dove la novità è droga, dove essere alla moda ed al passo con i tempi è un mantra.

Ovviamente non mancano le eccezioni, ma la profondità del concetto fa riflettere a fondo su quella che è la società attuale e sulla prospettiva futura del mondo.

Il wabi sabi sarebbe un concetto da abbracciare in tutte le sue sfaccettature e applicazioni: logicamente il concetto è uno ma è applicabile in vari campi, le relazioni in primis. Qualunque sia il legame che ci lega ad una persona, che sia il proprio partner o un amico, questa visione, quasi in modo scontato, ci insegna ad accettarci l’uno con l’altro indipendentemente da difetti e quant’altro.

Ovviamente per stare bene con gli altri bisogna in primis stare bene con sé stessi, perciò bisogna accettare bisogna saper accettare anche le proprie imperfezioni e dunque applicare il concetto su se stessi. In sostanza, questo modo di vedere il mondo può essere applicato sempre ed in ogni aspetto dalla vita, dal cibo al vestiario, dal mobilio di una casa a se stessi: la cosa più importante è essere se stessi e trovare la pace anche ed indipendentemente da quanto si è perfetti o meno.