Calze da trekking antivesciche: perché sono importanti?
Quando si praticano escursioni, oltre a pensare ad acquistare delle scarpe tecniche, è importante indossare delle calze trekking anti vesciche idonee. Il ruolo della calza si rivela essenziale per un’attività come quella del trekking, dove i piedi rappresentano la parte del corpo più soggetta a stress.
Garantire il massimo del comfort possibile, rappresenta il punto di partenza per poter godere appieno di ogni escursione, e le calze tecniche assolvono proprio a questo scopo. Fanno da cuscinetto tra i piedi e la pelle, soggetta a sfregamenti ed attriti per via dello sport.
Spetta alle calze svolgere il ruolo di mantenere costante la temperatura dei piedi, regolando in maniera continua l’umidità. Quindi lo scopo delle calze trekking anti vesciche è di allontanare l’umidità che si crea con la sudorazione.
E’ importante che le calze abbiano una struttura differenziata, con un tessuto più leggero e sottile lungo la pianta del piede e che siano presenti rinforzati sulle dita, sul tallone, ed in altri punti strategici come il collo del piede, i malleoli e la parte della caviglia che è a stretto contatto con la linguetta dello scarpone.
Per i percorsi di trekking più impegnativi, durante le mezze stagioni, andranno bene le calze che arrivano a metà polpaccio, mentre specialmente per il periodo invernale saranno più indicate quelle che arrivano al ginocchio. Per quanto riguarda i materiali delle calze tecniche, il cotone viene utilizzato in abbinamento ad altri materiali sintetici che contribuiscono ad espellere l’umidità.
Un altro materiale impiegato è la lana, viste le sue proprietà isolanti che la rendono fresca d’estate e calda in inverno, senza mai alterarsi quando le calze sono bagnate. Il problema storico della lana era legato alla sua eccessiva ruvidità, ma le lavorazioni moderne consentono di ottenere prodotti tecnici morbidi grazie all’impiego di lana di qualità merinos.